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Giorgio Conte

Giorgio Conte ha portato la musicalità di Brassens nella canzone italiana, mescolata a un senso ironico personalissimo, nella scelta dei testi e nell'approccio col pubblico, e contaminata da un costante richiamo della cultura d'oltreoceano.
La sua storia parte da lontano.
Astigiano, condivide in gioventù, con il fratello Paolo, sia gli studi in diritto che la passione per il jazz, la musica popolare e la canzone francese, trasmessa loro dai genitori.
Il loro sodalizio artistico va dalle prime formazioni musicali "fatte in casa" (che vedono Giorgio alla batteria e Paolo al vibrafono) fino ai contatti con il clan di Celentano e la stesura a quattro mani di brani celebri come "Una giornata al mare" e "La topolino amaranto".
Più tardi le loro strade si separano, ma Giorgio continua a firmare canzoni di successo, interpretate da Rosanna Fratello ("Non sono Maddalena"), Fausto Leali e Wilson Pickett ("Deborah"); nonché da Mina, Milva e Ornella Vanoni.
Affianca Francesco Baccini nella produzione di "Il pianoforte non è il mio forte" (1989) e "Cartoons" (1990).
Accanto al lavoro nello studio legale, si dedica al teatro (tournée con Bruno Gambarotta) e collabora a diversi programmi radiofonici ("Quelli che la radio..." su RadioDue Rai con Giorgio Comaschi).Poi, nel 1993, la svolta: dopo la partecipazione al premio Tenco, decide di abbandonare lo studio legale per dedicarsi a tempo pieno ai concerti.
Pubblica un album: semplicemente "Giorgio Conte", che lo ritrae alla scrivania di avvocato abbandonata, e nel quale si avvale delle voci di Ornella Vanoni, Elio e Rossana Casale in ottimi duetti.
Da qui, la sua carriera lo porta subito all'estero, dove si è esibito - Austria, Svizzera, Germania, Francia, Belgio, Olanda, Spagna e Canada - con un notevole riscontro di pubblico e di critica.
In questi paesi pubblica due nuovi album.
Non per ciò cessa l'attività di autore: scrive, sempre per Ornella Vanoni, "Sotto il sole con il mare" (1992) e "Rapiscimi" (1995).Partecipa nel 1996 al Festival Francofolies di Montreal: la sala dello Spectrum (1200 posti) è già esaurita con 15 giorni di anticipo.
Il pubblico scopre la sua sottile vena ironica, la delicatezza dei suoi temi musicali; viene paragonato dai giornalisti ai grandi chansonniers francesi, come George Brassens.Nel 1997 nuovo CD: "La vita fosse" e di nuovo in tournée per l'Europa ed il Canada, riscuotendo sempre ampio successo.
In seguito, con la Polygram Italia, pubblica "Concerto" (registrato dal vivo in un castello medioevale nella cittadina svizzera di Yverdon-les-Bains) ed "Eccomi qua"; da lì iniziano anche i concerti in Italia.
Nel 2001 seguirà l'album "L'ambasciatore dei sogni" e, nel 2003, "Il contestorie"; CD che esce insieme ad un libro - edito da "Gallo et Calzati" - nel quale Giorgio ha raccolto brevi scritti da lui tenuti per anni in un cassetto ed ai quali ha finalmente voluto regalare la notorietà.
La sua vena letteraria gli porterà in dote, nel 2007 , il Premio Letterario "L'intruso" in Costa Smeralda con il libro "Sfogliar Verze".
Continuano i suoi concerti in giro per l'Italia e l'Europa , accompagnato da ottimi musicisti di scuola Jazzistica e world.

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